Detta la “Dotta”, ha origine
settecentesche e ospita attualmente la
biblioteca comunale di Rossano Veneto (VI).
Tra il 1739 e 1740, Bartolomeo
Caffo affida all’architetto bassanese
Giovanni Miazzi, seguace del Palladio,
del Serlio e del Vignola, l’incarico di
progettare e costruire la villa.
Ne risulta
una costruzione basata sulla lucida
semplicità, sulla franchezza dei volumi e
l’essenzialità dei corpi.
La villa subì poi
molti rimaneggiamenti.
Nel corso della storia la vide diventare dapprima un
ospedale, poi vari comandi militari, fra
cui quello tedesco nel corso dell’ultima
guerra.